Il sotterraneo by Stephen Leather

autore:Stephen Leather [Leather, Stephen]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Thrillers, General, Fiction
ISBN: 9788873396635
Google: i-hORKwkLLYC
Amazon: B0093TDT66
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2012-08-27T22:00:00+00:00

SEI davanti alla porta, l’occhio premuto sullo spioncino, una mano contro la parete in legno. La porta è calda al tocco ma è una sensazione ingannevole perché sotto lo strato di legno c’è una lastra di freddo acciaio spessa cinque centimetri tenuta su da cardini rinforzati fissati nel muro di cemento. Lei è seduta sul bordo del letto, le lunghe gambe che si incrociano alle caviglie. Senti una fitta alla bocca dello stomaco quando vedi che indossa i tacchi. Sta guardando il lucchetto sulla catena che le stringe il bacino e sai che sta cercando una soluzione. Si aggrappa ancora alla speranza di inventarsi un modo per scappare. Ti fa sentire bene guardarla e sapere che hai assoluto potere su di lei. Allunga la mano e si strofina il naso come se le prudesse, un piccolo gesto infantile. Guarda dritto verso la porta, quasi come se ti vedesse, ma è impossibile. Si sta chiedendo se, riuscendo a liberarsi dalla catena, sarà in grado di aprire la porta.

Digiti la combinazione sul quadro e scattano i chiavistelli. Controlli di nuovo dallo spioncino e vedi che lei è in piedi, le braccia lungo i fianchi, la testa bassa. Apri la porta ed entri nella stanza. «Bene», dici, «stai molto meglio così.»

Ti chiudi la porta alle spalle e ti ci poggi contro, assaporando l’attesa. Non è una questione di sesso, lo sai, è qualcosa di molto più forte, di molto più stimolante. È il potere, l’opportunità di far sì che un altro essere umano assecondi i tuoi desideri, di qualunque tipo. Il potere di fargli fare tutto quello che vuoi, e di portargli via gradualmente tutto ciò che gli è più caro: la libertà, la dignità e, infine, la vita. Provi un brivido così intenso che ti si mozza il respiro e chiudi gli occhi. Dopo qualche secondo passa e fai scorrere le mani al lato del pantalone.

Le mani ti sudano ma, paradossalmente, hai la bocca secca. Vai in bagno e prendi un bicchiere di carta dalla mensola sotto lo specchio di metallo imbullonato alla parete. Lo riempi d’acqua fredda e ne bevi metà lentamente, poi lo porti nella stanza. Rimani in piedi davanti al letto, osservandola, di profilo. È in forma, nessun segno indica che ha partorito. Improvvisamente ti viene in mente una parola: matura. La donna è pronta per essere colta, come un frutto che sta per cadere dall’albero. Ti lecchi le labbra.

«Togliti la camicetta, Sarah», dici tranquillo. Lei comincia a tremare e all’inizio pensi che farà resistenza, ma poi le sue mani si muovono leggere sul primo bottone della camicia. Li slaccia a uno a uno e poi lascia cadere le braccia lungo i fianchi come se fosse riluttante a eseguire l’ordine.

«Togliti la camicia», ripeti. Lei chiude gli occhi e fa un respiro profondo, quindi si scrolla la camicia dalle spalle e toglie le braccia dalle maniche. Si volta per metà e mette la camicia sul letto, attenta a non incrociare il tuo sguardo. Le sue braccia tornano alla posizione originaria, lungo i fianchi.

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